Terapie strumentali

Trattamento onde d’urto focali e radiali

Quanto è efficace il trattamento?

Molti pazienti avevano già dopo due sedute di non avere più dolori o di avvertire una notevole soluzione del dolore la riacquistata libertà di movimento e o l’assenza di dolore restituiscono i pazienti una qualità di vita decisamente migliore.

Le onde d’urto focalizzate (F-SW) si contraddistinguono per una zona focale a forma di sigaro, che sviluppa la sua efficacia in profondità. Questa profondità di penetrazione può essere variata con l’adozione di distanziatori e può essere adattata al livello di tessuto da trattare. Le onde d’urto focalizzate sono idonee al trattamento di tendini / tessuti tendinei, inserzioni tendinee (ossee), punti trigger profondi (per es. muscolo piriforme o soleo), strutture profonde (per es. faccette articolari lombari), calcificazioni e pseudoartrosi poste in profondità.

Le onde d’urto radiali vengono anche chiamate, più correttamente dal punto di vista della fisica, onde di pressione radiali. Si diffondono in modo divergente e sviluppano la massima intensità sulla superficie della cute. L’intensità diminuisce con l’aumentare della profondità di penetrazione. Le onde d’urto radiali possono quindi essere impiegate nelle zone più prossime alla superficie dell’intero apparato muscolo-scheletrico. Grazie alla molteplicità di trasmettitori disponibili, possono essere trattati sia tendini, fasce e muscoli, sia legamenti.

La corretta diagnosi prima della terapia è necessaria a garantire di essere chiaramente in presenza di un’indicazione consigliata per la terapia extracorporea a onde d’urto (ESWT). Oltre alla diagnosi sono indispensabili l’applicazione mirata e la valutazione dei risultati del trattamento. Il trattamento viene percepito da ogni persona in maniera diversa. L’individuazione dei punti dolenti è effettuata da un lato con la corretta anamnesi e palpazione e dall’altro con la localizzazione mediante onde d’urto e feedback del paziente. La localizzazione di calcificazioni o infiammazioni è effettuata mediante ecografia, radiografia o altre procedure di imaging. Per lo più l’effetto analgesico si riduce qualche ora dopo il trattamento. Il giorno successivo al trattamento può verificarsi un temporaneo aumento del dolore: ciò non è tuttavia pericoloso, né un segno di peggioramento. In ogni seduta devono essere applicati non più di 8000 impulsi. Il numero di impulsi è tuttavia determinato dalle dimensioni della zona da trattare. Di norma sono necessarie 8 – 8 sedute a intervalli di 3 giorni.

  • Dolori alla schiena
  • Dolori cronici a livello della nuca e della spalla
  • Punti trigger
  • Dolori al tendine d’Achille
  • Dolori al tallone
  • Tendinite rotulea (ginocchio del saltatore)
  • Dolori alla tibia/periostite tibiale
  • Gomito del tennista e del golfista

Le onde d’urto, terapia biofisica non invasiva, possono rappresentare una valida strategia terapeutica per molte patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, previo corretto inquadramento clinico e diagnostico.

Oggi chiariamo i dubbi in merito ad ambiti di utilizzo, tipologie e patologie per le quali si rendono utili e risultano benefiche.
Le onde d’urto non sono radiazioni ionizzanti.
Le onde d’urto sono onde acustiche, quindi di natura meccanica; non presentano pertanto le caratteristiche di rischio associate alla radioattività.
Onde d’urto, non solo per i calcoli renali

Le onde d’urto furono introdotte per la prima volta in medicina agli inizi degli anni novanta per la cura dei calcoli renali (litotripsia), ma negli anni immediatamente successivi il loro ambito di utilizzo si è rapidamente esteso alle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e non solo (onde d’urto extracorporee).

Il Centro si avvale di strumentazione di ultima generazione sottoposta a verifiche periodiche in grado di garantire la massima efficacia del trattamento e un elevato livello di sicurezza per il paziente.

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Ultrasuonoterapia

La terapia con gli ultrasuoni a freddo, è una nuova terapia, di grande efficacia per il trattamento degli stati infiammatori e dolorosi.
All’azione antiinfiammatoria degli ultrasuoni, infatti, si associa l’azioneanalgesica, antiedemigena e antidolorifica della crioterapia, (terapia del freddo).

PRINCIPI DEL FUNZIONAMENTO:
L’azione antiinfiammatoria, antidolorifica e antiedemigena si esplica grazie a vari fattori: il fattore meccanico, rappresentato dalla “messa in vibrazione” da parte degli ultrasuoni delle cellule del tessuto trattato, determinando così una sorta di “micromassaggio” in profondità; il fattore termico: l’aumento della temperatura indotto dagli ultrasuoni favorisce la vascolarizzazione e l’ eliminazione delle molecole responsabili dell’infiammazione (metaboliti tossici); tuttavia l’aumento della temperatura si verifica solamente a livello superficiale,
sottraendo così il sangue alla muscolatura e ottenendo in tal modo un’azione emostatica, (cioè di arresto della fuoriuscita di sangue),molto utile dopo i traumi; d’altro canto, l’azione del freddo, (che prima provoca vasocostrizione immediata, ma poi vasodilatazione da “vasoparalisi”), è rappresentata essenzialmente da un effetto analgesico e decontratturante; il fattore chimico: gli ultrasuoni accelerano la demolizione dei metaboliti tossici responsabili dell’infiammazione; inoltre applicando una pomata antiinfiammatoria gli ultrasuoni facilitano la sua penetrazione nei tessuti, (aumentandone quindi l’efficacia), con una tecnica detta sonoforesi.
L’emissione di ultrasuoni dalla testina potrà essere continua o intermittente; parimenti, l’operatore/trice userà il manipolo con moto circolare o lo terrà fermo.

 Elettroterapia
  • Ionoforesi
  • Tens
  • Correnti Diadinamiche
  • Elettrostimolazione faradica
  • Onde di Kotz
  • Elettrostimolazione esponenziale
Laser Helio-Neon (HPL)

Il laser ad He-Ne è un laser a gas il cui materiale attivo è costituito da una miscela di elio e neon.

Si usa per patologie superficiali dei tessuti molli. Utile in caso di tendiniti, borsiti, entesiti, esiti di distorsioni o lussazioni, traumi muscolare e contusioni,patologie articolari superficiali.

Lo strumento elettromedicale stimola un mezzo attivo, il gas CO2, il quale rilascia fotoni sotto forma di energia luminosa. La caratteristica del laser è l’amplificazione dell’energia che arriva ad un’ alta intensità su una superficie molto piccola.

L’obiettivo della laserterapia CO2 è di eliminare il dolore o fastidio e di permettere alla cellula di recuperare l’equilibrio perso con traumi o usura dei tessuti. E’ particolarmente indicato in caso di:

  • dolori articolari superficiali (artralgie acute e croniche es. regione della mano, epicondilti, etc.)
  • tendiniti
  • dolori muscolari (es. contratture muscolari, lombalgie aspecifiche, etc).

Gli effetti della laserterapia CO2 sono molteplici:

  • effetto antidolorifico: aumenta la soglia di eccitazione sulle terminazioni nervose che portano il segnale doloroso
  • vasodilatazione: aumentando il calore e stimolando il metabolismo cellulare si genera una vasodilatazione sulla zona trattata con aumento dell’apporto di sangueù
  • incremento del drenaggio linfatico: stimolando gli scambi ionici attraverso la membrana cellulare facilita il riassorbimento dei liquidi interstiziali, riattivando il microcircolo
  • azione antinflogisitica: agendo sul metabolismo cellulare riduce la formazione dei mediatori dell’infiammazione.
Laser yag alta potenza

La Laserterapia Ad Alto Potenziale ND:YAG sfrutta le particolari caratteristiche fisiche della luce Laser con lunghezza d’onda di 1064nm. per trasferire energia ai tessuti sofferenti e ripristinare, attraverso l’effetto fotochimico, l’equilibrio energetico compromesso. La conseguente riattivazione del metabolismo cellulare induce una cascata di effetti biologici che sfociano nella remissione del dolore, la diminuzione dell’infiammazione, il riassorbimento dell’edema. Il Laser al Neodimio YAG arriva ad una certa profondità, fino a 5-6 cm, ed è pertanto indicato nelle patologie muscolo-tendinee o traumatiche articolari.

VANTAGGI TERAPEUTICI DEL LASER YAG:

• Promuove il recupero energetico dell’omeostasi tessutale
• Tale recupero si estrinseca in una cascata di effetti terapeutici antalgici e antinfiammatori
• Stimola direttamente la pompa linfodrenante
• Induce il rapido riassorbimento dell’edema
• Riduce le raccolte di trasudato e di essudato
• Rapido e duraturo effetto antinfiammatorio
• Spiccato effetto antalgico già dalla prima applicazione
• Azione efficace sulle patologie profonde: borsiti, sinoviti, tendinite
• Riequilibrio del metabolismo cellulare
• Un numero ridotto di sedute
• Il rapido ripristino della funzionalità
• Un trattamento indolore, non invasivo, privo di effetti collaterali

PRINCIPALI INDICAZIONI:

•Borsiti, sinoviti, capsuliti, epicondiliti, sindrome da impingement
• Tendinite e tenosinoviti
• Edemi ed ematomi da trauma
• Patologie post-traumatiche o da sovraccarico
• Sindromi adduttorie, distorsioni tibio-tarsiche, entesiti, condropatie rotulee in traumatologia sportiva
• Fibromialgia

 Magnetoterapia

Utile per le patologie dell’apparato muscolo-scheletrico (traumi, distorsioni, fratture, patologie reumatiche), dolore cronico, malattie dell’apparato vascolare (flebopatie, arteriopatie), dermatologia (psoriasi, piaghe, ecc.).

Tecar

La tecarterapia è una terapia fisica strumentale, creata circa 20 anni fa, per rispondere alle esigenze di recupero degli sportivi, che gareggiavano a livello agonistico, per i quali accelerare i tempi di guarigione rappresentava una priorità determinante, per riprendere velocemente le competizioni in condizioni ottimali.

PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO:

La tecarterapia sfrutta il principio fisico per cui la temperatura di un corpo è in relazione con l’energia cinetica dei suoi atomi e molecole, che oscillano attorno ad una posizione di equilibrio. Somministrando un contributo di energia esterna aumenta l’energia cinetica, il movimento molecolare e, di conseguenza, la temperatura. Con l’applicazione di tecarterapia, che utilizza una corrente ad alta fequenza 486 KHz, si ottiene un significativo aumento della temperatura all’interno dei muscoli e dei tessuti circostanti fino a coinvolgere ossa e articolazioni. Attivando così un processo di termoregolazione che si manifesta con la vasodilatazione, la quale comporta un aumento del flusso sanguigno: • che dal versante arterioso apporta ossigeno e nutrienti fondamentali per il metabolismo di tutte le cellule che compongono i vari tessuti, • e dal comparto venoso un maggior recupero di cataboliti e tossine residui nei tessuti dal processo catabolico delle cellule. L’energia fornita tramite la tecarterapia, favorisce anche il riequilibrio delle cariche elettriche presenti sulle membrane cellulari, responsabili del trasferimento in entrata e in uscita delle sostanze per il metabolismo cellulare. In un tessuto sofferente tale equilibrio è alterato determinando un difficile scambio metabolico che rallenta il processo di guarigione. Da qui si può intuire l’effetto principale della tecarterapia:

Effetto biostimolante (la capacità di sollecitare e rinforzare i processi riparativi propri di ogni tessuto corporeo).

Inoltre,

Effetto analgesico indotto dalla sensazione di calore interno che procura una riduzione immediata del dolore.

E’ importante sottolineare che la tecar terapia consente di trattare i tessuti anche in assenza di calore. Modalità utile nei casi di patologie acute dove è già in atto un processo infiammatorio per il quale non è indicato fare aumentare ulteriormente la temperatura.

Esistono 2 modalità di somministrazione di tale energia:

Metodo capacitivo: Per trattare elettivamente tessuto muscolare.

Metodo resistivo: Per trattare elettivamente strutture più dense come tendini legamenti, fasce, capsule articolari, strutture cartilaginee e ossee.

PRINCIPALI INDICAZIONI:

• PATOLOGIE MUSCOLARI (contrattura, stiramento, strappo, contusioni, ematomi)

• PATOLOGIE ARTICOLARI (distorsioni, lussazioni, borsiti, tendiniti, versamenti articolari)

• NEUROPATIE (sciatalgie, brachialgie, cervicalgie)

• PATOLOGIE ARTROSICHE • DOLORI REUMATICI

• FIBROMIALGIA

• ESITI post immobilizzazioni per fratture con gessi o altri presidi, anche in presenza di protesi

• ESITI CICATRIZIALI

• CELLULITE

• PSORIASI

• EDEMI

• IPP (INDURATIO PENIS PLASTICA)

Vacum

Questa terapia utilizza l’effetto del vuoto per apportare un’azione antinfiammatoria e disintossicante. Questo metodo permette un miglioramento del flusso sanguigno. Le patologie che possono essere curate con questa terapia sono quelle di tipo vascolare che colpiscono le gambe: arteriosclerosi degli arti inferiori, Burger, Raynaud.; tutte le forme che comportano una insufficienza venosa e/o linfatica:gambe gonfie, linfedema, flebolinfedema, cellulite.